Una città straordinaria che certamente non può lasciare indifferenti. È complessa, mostra luci e ombre, splendori e ferite, lentezza e velocità, acume e stoltezza.
Palermo è la velocità dell’incontro casuale e del caffè ristretto consumato al bancone, ma anche la lentezza di una spesa fatta al mercato scegliendo la merce migliore e commentando la partita di pallone. Palermo è il fasto di palazzi settecenteschi e le ferite della guerra.
Palermo è la luce del crepuscolo al molo di Sant’Erasmo, è l’applauso all’atterraggio, è la caponata agrodolce, è il fritto delle panelle e l’unto della milza. Palermo è “scarsu d’ogghiu e chinu i pruvulazzo”.
Palermo è la passeggiata delle cattive e la fontana della Vergogna, nomignoli poco edificanti per due dei luoghi più incantevoli della città.
Palermo sono i ragazzi che improvvisano campi di calcio con due pietre, Palermo è il bagno a Mondello e l’acchianata a Santa Rosalia. Palermo è la Taverna Azzurra, ma anche l’aperitivo tisky tosky.
Palermo è impicciona e solidale, dispensa consigli raramente rimproveri.
È una città ricca di storia, di intrecci, di bellezza: tanta bellezza da lasciarti stordito al tuo primo incontro. Palermo è ciò che non ti aspetti. E non mi dispiace che la gente continui ad avere un po’ di scetticismo e pregiudizio nel venire a Palermo perché adoro quello sguardo tra il sorpreso e il rapito che riempie i loro volti abbagliati da qualcosa che non si aspettavano.
Com’è possibile che una stessa città possa avere testimonianze uniche al mondo, sfavillanti monumenti, celare sorprese ad ogni angolo, raccogliere in una sola piazza 3 chiese, 2 conventi, un teatro e un palazzo e un paesaggio che si apre sul mare da toglierti il fiato?
Ma Palermo, va detto, non è una bomboniera; non è lucida e brillante, è autenticamente imperfetta, ha una identità forte, o la ami o la odi, senza compromessi.
Non è certo una città da mordi e fuggi.
Se è vero che colpisce immediatamente per la sua bellezza è solo al visitatore dal passo più lento che si mostra in tutto il suo splendore e la sua vera essenza. Palermo non vi può essere indifferente e voi non potete esserlo a lei.
Quando ti si svela, lungi dall’essere perfetta, ti regala una luce unica, diventa magica.
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